Antonello Sacco

L’ideale filosofico di J. L. Austin

Ri-orientamenti e decisioni metodologiche


 


Spazio filosofico
Collana di libri in linea "Il dodecaedro"


Austin è noto in ambito filosofico quasi esclusivamente per avere elaborato, prima di Searle, la nozione di “atto linguistico”, per tacere di alcune sue apparenti stramberie, quale ad esempio l’invito ai filosofi a leggersi il dizionario. Sembrerebbe quindi trattarsi di un autore che si è occupato solo di filosofia del linguaggio e di linguistica (sebbene la sua cattedra fosse di filosofia morale) e che le sue opere (alcuni articoli ed un paio di saggi derivati da conferenze e seminari) siano di competenza esclusiva degli specialisti in  filosofia del linguaggio o in linguistica.

In questo saggio si indaga invece il senso del costante richiamo al linguaggio ordinario da parte di Austin, al fine di rendere esplicito l’ “ideale filosofico”, il principio regolativo che guidava la riflessione del filosofo di Oxford. L’indagine austiniana inoltre, sembra percorrere costantemente un doppio binario: da un lato la riflessione sul linguaggio, sul suo potere descrittivo e la sua possibilità a diventare azione, atto rituale, specchio dell’ethos di una comunità di parlanti. Dall’altro lato l’invito di Austin a non fermarsi al linguaggio ordinario, alla “prima parola”, ma a riflettere volgendo lo sguardo alle cose, a ciò che accade, nella piena consapevolezza dell’inesauribilità dei fenomeni che l’esperienza ci offre e che le parole devono faticosamente inseguire.  

 

 

Antonello Sacco si è laureato a pieni voti e lode in Filosofia Teoretica con Paolo Spinicci all’Università Statale di Milano nel 2004. Attualmente insegna filosofia nei licei e si occupa di Consulenza Filosofica, disciplina in cui sta per ottenere un Master di secondo livello presso l’Università Foscari di Venezia.

 


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