1981


Spazio filosofico
Collana di libri in linea «Il dodecaedro»

Questo libro è stato edito in prima edizione a stampa dalla Libreria Universitaria Editrice, Verona 1981.

Edizione digitale per "Spazio Filosofico": 2007


Con la Critica del Giudizio Kant trova la forma sistematica del suo pensiero nelle due parti della filosofia e nelle tre Critiche delle facoltà superiori di conoscere, ed affronta il territorio d'esperienza più ostile a una riduzione quantitativo-meccanicistica o etico-morale. In che misura soggettività, sentimentalità, bellezza e finalità possono produrre universalità e costituire una vera esperienza? La forma del "come se" in cui Kant risolve il "giudizio riflettente" non toglie che qui egli si avvicini a un territorio precategoriale di esperienza che solo la sua prima deduzione trascendentale e il capitolo sullo schematismo avevano osato porre in questione indicando nell'immaginazione l'origine comune di sensibilità e intelletto. La bellezza come oggetto propriamente umano e il libero accordo della sensibilità e dell'intelletto di fronte all'immediata presenza sensibile dell'oggetto singolare, da un parte, e l'idea estetica che esibisce più di quanto il pensiero possa pensare nei suoi concetti, dall'altra, mettono di nuovo in gioco, nella Critica del Giudizio, il ruolo dell'immaginazione aldilà di una sua subordinazione oggettivistica all'intelletto e della sua condanna a una totale irrilevanza etica.

Paolo Gambazzi insegna Estetica nella facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Verona. Nel 1979, con Gabriele Scaramuzza, ha pubblicato Arte e morte dell'arte. Percorso nelle 'Lezioni di Estetica' di Hegel (seconda edizione Bruno Mondadori, Milano 1997). Nel 1981 è uscito il volume Sensibilità immaginazione e bellezza. Introduzione alla dimensione estetica nelle tre Critiche di Kant, qui riproposto in edizione on line. È del 1999 il volume L'occhio e il suo inconscio (Cortina, Milano), sul problema dello sguardo e della pittura. Ha inoltre pubblicato vari saggi su Hegel, Marx, Husserl, Whitehead, Bachelard, Proust, Merleau-Ponty, Simondon e Deleuze. Sta completando due testi, uno (L'essere e le forme. Percorsi di un'ontologia atonale) sul problema della differenza e del prospettivismo, l'altro (L'immagine e il pensiero) sul problema della verità nell'arte e nella filosofia come decostruzione dei miti moderni della realtà e dell'Io.


INDICE DEL VOLUME

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