L'elemento originario indistinto

Come afferma Dolf Sternberger in un interessante contributo dedicato allo Jugendstil, per simboleggiare le forme primitive della vita, le forze dinamiche ed evolutive della natura gli artisti di questo movimento scelsero soprattutto gli elementi vegetali e

quel curioso interregno degli esseri meno evoluti, simili a piante, che popolano gli abissi marini. Questi non vengono peraltro ripresi esplicitamente come motivi figurativi, non vengono ritratti, per così dire. È più l'idea indistinta delle meduse, dei radiolari e dei protozoi, del loro vivere per metà abbarbicati con le loro ventose e per metà fluttuando, della loro fisicità così povera di struttura solida - è più l'idea, il presentimento di essi che non la loro esatta raffigurazione, a ricorrere in mille guise negli ornamenti degli interni. L'opera di Ernst Haeckel Kunstformen der Natur (Forme d'arte in natura), pubblicata con grande successo nel 1899, fornì molte informazioni originali su questo mondo degli esseri degli abissi e incontrò un'accoglienza particolarmente ricettiva proprio presso i "moderni", gli "artisti", ai quali del resto Haeckel stesso faceva riferimento nel titolo. Soprattutto quelle creature degli abissi marini quasi liquide, mucillaginose, che mutano perennemente i propri contorni e paiono espellere e risucchiare le proprie membra senza mai pervenire a una forma durevole e a una precisa individuabilità, soprattutto queste creature primigenie vescicose e plasmatiche mostrano un'enorme affinità con l'andamento ondulatorio delle figure dell'ornamentazione Jugendstil, ogniqualvolta essa non ricorre direttamente a motivi figurativi.

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