“Diogene, riconoscibile non solo per l'abito lacero e l'ostentato disprezzo del decoro, ma soprattutto per la ciotola che, secondo un celebre aneddoto, aveva tenuto con sé dopo essersi disfatto di tutti i suoi beni, ma che non esitò a gettare via quando vide un bambino bere con le mani.”


Glenn W. Most, Leggere Raffaello. La Scuola di Atene e il suo pre-testo, pp. 95, Einaudi, 2001.