Immagine e parola

Haeckel fu molto influenzato dall'attività naturalistica e morfologica di Goethe, probabilmente anche per quanto riguarda l'importanza che questi assegnava all'uso di immagini e illustrazioni, come mezzi per conoscere la natura.
In uno scritto di zoologia del 1820 Goethe per esempio afferma che "immagine e parola gareggiano incessantemente nel determinare più particolareggiatamente e nel più ampiamente diffondere la storia naturale", mentre nella Metamorfosi delle piante del 1790 spiega che "poiché molto dipende dall'osservare con cura e comparare l'uno con l'altro i diversi stadi che la natura percorre vuoi nella formazione dei generi, delle specie e delle varietà, vuoi nello sviluppo di ogni singola pianta, sarebbe interessante e di una certa utilità - anche solo da questo punto di vista - una raccolta di illustrazioni contrapposte, nonché l'applicazione della terminologia botanica ai diversi organi della pianta".
Nel suo Viaggio in Italia invece Goethe racconta che "non scorgendo alcun mezzo per conservare traccia di strutture così prodigiose, [la varietà di piante osservate durante il suo secondo soggiorno a Roma] decisi di ritrarle esattamente col disegno, e in tal modo penetrai con chiarezza sempre maggiore il concetto fondamentale della metamorfosi". Le immagini, quindi, stimolano l'esercizio dell'intuizione e della visione, accompagnando l'elemento descrittivo del racconto con un'immediata percezione del reale.

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